Da mesi si parla in rete dei Don turbolento, duo bresciano uscito con l'ep "Spend the night on the floor".
L'ep è già easurito per cui ho dovuto accontentarmi del singolo presente su myspace.
Siamo dalle parti di lcd soundsystem, rapture ecc. ecc. Spero che il disco in uscita a gennaio confermi le ottime premesse del singolo.
Grazie a Marco Obertini per la segnalazione...
Don turbolento - Spend the night on the floor
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Riccardo-M
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mercoledì, novembre 21, 2007
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Makossa e megablast - Kunuaka
L'origine africana degli ufo è il titolo di un podcast a cura di Mauro Zanda pubblicato sul sito della rivista Blow Up, nella sezione Radiozine.
Il podcast esplora il fenomeno musi-culturale dell'afrofuturismo: un incrocio tra millenarismo profetico e curiosità tecnologica.
Se non conoscete l'argomento ma la sola parola afrofuturismo stimola la vostra curiosità non perdetelo.
Tra gli artisti ascoltati ci sono Makossa e Megablast, nome bizzarro dietro cui si celano due dj austriaci: Makossa (Marcus Wagner-Lapierre) e Megablast (Sascha Weisz).
I due incidono per la G-stone etichetta tra gli altri di Kruder e dorfmeister. In questo disco cercano di unire suoni elettronici, dub, ritmiche africane.
Basta ascoltare l'iniziale Mama: atmosfera suadente, ritmica spezzata, perfetta unione tra ritmiche dub, suoni digitali, cantato africano.
L' Austria incontra l'Africa? Sì ma non solo visto che nel disco si trovano anche pezzi cantati in spagnolo ("Porque", "Che Pasa") e suoni acid, disco, funk, electro.
Nonostante i numerosi stili il disco ha un suono omogeneo anche se non tutto funziona a dovere. In particolare nei pezzi che abbandonano la ricerca afro-elettro, per suoni più scontati, piacevoli ma meno interessanti.
In ogni caso esperimento riuscito.
http://www.makossa-megablast.com
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Riccardo-M
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lunedì, novembre 19, 2007
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Etichette: Electronic
Laboratorio musicale: Cristiano Godano (Marlene Kuntz)
L'utilizzo della parola non è mai casuale, ha spiegato l'importanza della fonetica accanto al valore semantico della parola, i processi creativi dell'artista e gli artifizi che scaturiscono dall'inserimento dell'idea forte, della folgorazione che aiutano il poeta (e perchè no, il musicista) a compiere l'opera finale.
Provate a pensarci, e se vi capita iscrivetevi ad uno di questi seminari.
Per una volta sarà come tornare indietro nel tempo e riappropiarsi della bellezza di ciò che ci sta intorno.
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Paolo Topa
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lunedì, novembre 19, 2007
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