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E' uscito il disco dei Don turbolento. Lo potete ascoltare in streaming sul loro myspace: http://www.myspace.com/donturbolento.
A breve la recensione.

Di seguito invece potete vedere e ascoltare "blind" il singolo di "Hercules and Love Affair" gruppo capitanato dal Dj e producer di Brooklyn Andrew Butler: concentrato di Disco dei tardi anni 70, funk e sintetizzatori vintage.

Il disco, in uscita per la DFA, è annunciato come la next big thing del 2008, alla luce anche del singolo con Antony Hegarty degli Antony and the Johnsons alla voce.

Subsonica - L'eclissi


I Subsonica sono tornati e forse non sono mai stati tanto incisivi come in questa circostanza. Personalmente li ho sempre aspettati al varco per sputtanarli e puntare il dito per sentenziare: "lo sapevo che questi sarebbero arrivati a fare musica mercenaria!". E invece no.

Mi ritrovo in casa ben quattro dischi del quintetto torinese e tutte le volte mi sono ritrovato di fronte a un ottimo disco, compreso quest'ultimo "L'eclissi".

Per intenderci, a mio avviso il precedente "Terrestre" peccava un po' di ispirazione e si presentava troppo elettrico per lo stile del gruppo, mentre questa volta i Subsonica tornano a fare quello per cui sono nati: elettronica di classe, tempi ad "alta velocità", groove profondo e oscuro, melodie forti e testi da primi della classe.

La partenza del disco è entusiasmante ("Veleno", "La glaciazione, "L'ultima risposta"): gli effetti elettronici segnano pesantemente il percorso ma è il connubio "bass&drums" a spaccare/compattare il suono in maniera determinante, come forse non avevano mai fatto. Samuel, da parte sua, ci mette la solita grande fantasia nelle melodie vocali e negli incastri di parole. Alcuni testi spiccano per perspicacia e sonorità.

Il proseguo del disco conferma le prime inpressioni e tiene botta con l'inizio folgorante. Il pezzo più discoteque del lotto è "Il centro della fiamma" ed è un pezzo bomba... che mi stia rincoglionendo?? non c'è neppure un'ombra di chitarra ma l'atmosfera creata è elettrizzante e molto più che gradevole!...!

Poi il ritmo cala un po' (così come la mia risposta emotiva) ma è difficile pensare a dei pezzi riempitivi o di passaggio, l'intero disco sembra navigare con sicurezza fino alla mèta e di questi tempi non è un fatto da sottovalutare.

Non mi resta che unirmi al coro: i Subsonica sono tornati ai tempi di "Microchip emozionale", ma questa volta - aggiungerei - il groove è veramente scuro e il gruppo sembra accarezzare sempre di più l'idea di suonare fregandosene di quello che là fuori (inteso come mercato musicale) sembra succedere.
Un po' come dei semplici Afterhours alle prese con campionatori e drum machine...

http://www.subsonica.it/
http://www.myspace.com/subsonica