Massimo Volume - LIVE Traffic Festival Torino 12/07/08


Ho una sorta di devozione tutta speciale per i Massimo Volume. Li ho scoperti quando ormai erano già sciolti e li ho adorati dal primo minuto, un gruppo capace di andare oltre la musica e le parole, di creare un connubio speciale tra pubblico e gruppo.


Dopo sei anni ritornano, i Massimo Volume suonano dal vivo al Traffic di Torino.

Una notizia bomba che mi fa dire: mi faccio cinque ore di macchina con il sorriso sulle labbra, se non trovo nessuno che viene con me ci vado da solo. A Torino ci sono per forza, non posso non esserci.


Iniziano alle 20.00 e attaccano con "Atto definitivo" (uno dei pezzi che amo di più). L'emozione è grande, vedere Mimì con il basso a tracolla (e che basso...) come non l'avevo mai visto (l'avevo seguito in qualche reading... ma con uno strumento in mano è un'altra cosa) è davvero uno spettacolo. I quattro sono compatti ma ci vuole un po' prima che il suono si assesti.

Tutto normale.

Anche loro sono emozionati, si vede... Egle non alza quasi mai la testa dalle sue sei corde e rimane in disparte a macinare, così come Vittoria dietro le pelli.

I pezzi che si sussegguono sono i migliori: "Il primo dio", "La notte dell'11 ottobre" "Fuoco fatuo"(ho i brividi e lacrime agli occhi, pronto a scandire E QUESTA PELLE ATTACCATA ALLA MIA PELLE... COME I NOMI DI DONNA CHE HAI INCISO SULLE BRACCIA E NON HAI MAI POSSEDUTO... MANCA LA FOTO DEL CONTATTO TRA LE CORNA E LE MANI...).


L'unico pezzo tratto da "Stanze" è "Ronald, Tomas e io": grande impatto e tutti quanti prendono fuoco... Spesso la gente applaude a scena aperta commossa, quasi pendendo dalle labbra di Mimì che ringrazia più volte, alza le mani, a volte aizza la folla con i movimenti del suo basso.

Quando iniziano le prime note de "La città morta" c'è un lunghissimo applauso e i sorrisi sui volti dei Massimo Volume si fanno distesi.

A seguire "Seychelles '81" ci sbatte in faccia uno dei loro cavalli di battaglia: incalzante, rumorosa, disturbante. L'altro pezzo tratto da "Club Privè" è "Dopo che" ed è certamente il pezzo meno significativo di tutto il concerto. Poco male.


Mimì abbandona per un attimo il suo basso per far approdare i suoi sul suono placido e sconvolgente di "Qualcosa sulla vita" (pura poesia e grandissimo lavoro delle due chitarre). Il concerto si chiude con "Manhattan di notte" e il grido di vita di Clementi che al microfono saluta dicendo "E' stato bellissimo.."

Mancano all'appello solo due pezzi che avrei voluto sentire: "Manciuria: l'ultimo John Ford" e "Avvertimento". Per il resto tutti i pezzi migliori sono stati dati in pasto al pubblico.


Per la cronaca a seguire avrebbero suonato gli Afterhours e Patti Smith, ma un vero e proprio nubifragio mi fa fuggire dal Traffic con pochi rimpianti.


Quello che mi viene in mente alla fine del concerto, riguardando le foto scattate chiuso nella mia golf mentre il diluvio si abbatteva su Torino, è che adesso non devono mollare.

Dei Massimo Volume in questo momento c'è bisogno più che mai.

Di un loro disco e di un loro tour.