Mark ronson - Version

ok, ok è un disco di cover e lo sappiamo tutti che le cover sono robaccia, però diciamo la verità siamo nell'era dei dj e dei produttori e dei remix, possiamo anche chiudere un occhio no? Qui poi non si tratta di semplici cover ma di pezzi rock e pop rifatti in chiave black da diversi artisti sotto la regia del produttore e dj Mark Ronson. Può bastare?

Ho ascoltato per la prima volta il disco di Mark Ronson per caso. Era il pezzo del cantante dei Maximo Park, Paul Smith, che rifaceva "Apply some pressure" un pezzo dei... Maximo Park. Praticamente rifaceva sè stesso. Il risultato di questo cortocircuito, è un pezzo irriconoscibile, tutto fiati e batteria ma con la voce immutata del pezzo originale e quel suono alla Mark Ronson che è il tratto distintivo di tutto il disco (e anche il suo limite).

Il disco è spassoso (è da tempo che volevo usare la parola spassoso per un disco), divertente, solare, da godere senza pensieri. Magari Robbie Williams che rifà "The only one I know" dei Charlatans non aggiunge nulla all'originale, anzi e rifare "Stop me" degli Smiths sembra un sacrilegio però come resistere all'iniezione di ritmo data a "Valerie" degli Zutons da Amy Winehouse, a "Stop me" stessa, a "God put a smile in your face" dei Coldplay rifatta in versione strumentale tutta fiati e batteria, a "Amy" di Ryan Adams (non Bryan Ryan) irriconoscibile nella nuova ricetta Ronson?

C'è anche Toxic di Britney Spears, ma non era male neppure l'originale...(ops)

www.markronson.co.uk

1 commento:

  1. Eh! ho trovato da Mediaworld il disco di Mark Ronson... ma allora c'è anche qualcosa di reale! non solo download!! dischi!!

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